ELENA IARUSSI – E-Designer/illustratrice
Intervista a Elena Iarussi, vincitrice del NEMOTALENTS 2015.
Elena è la studentessa del corso di Edesign vincitrice del “NEMOTALENTS” come uno dei migliori talenti del 2015.
Elena presenterà il suo libro per bambini della collana “Books in the Boot” alla prossima manifestazione Angouleme 2016. Qui troverete alcune sue incredibili illustrazioni.
Raccontaci chi sei, le tue esperienze e come hai conosciuto questa Accademia
Mi chiamo Elena Iarussi e vengo dalla città di Chieti, in Abruzzo. Prima della NEMO non avevo mai fatto esperienze in questo settore, sapevo solo che mi piaceva disegnare. Fin da piccolina mi piaceva inventare storie con mia sorella e tentare di creare delle immagini che le raccontassero. Avevo consumato numerosi volumi di fiabe sfogliandoli avidamente e sognando di poter fare qualcosa di simile. Coltivavo questa passione nel privato ma non credevo fosse possibile trasformarla in una professione e per questo cercavo la mia strada in ambiti diversi, senza però riuscire a realizzarmi davvero in nessuno di questi, cosa evidente anche dal mio percorso di studi molto vario (liceo scientifico e due anni di università al corso di lettere moderne). Dopo 2 anni di università, nonostante l’interesse per le materie umanistiche, capii che volevo trasformare questa mia passione nel mio futuro. Mi guardai in giro e feci ricerche su molte scuole che si occupavano di questo settore. Stavo iniziando a scoraggiarmi dopo numerosi colloqui fatti presso queste scuole: alcune erano troppo costose, altre poco convincenti. Un giorno giravo casualmente nel settore degli albi illustrati di una libreria. Un signore attacca bottone e scopre la mia passione per il disegno e la mia ricerca di una scuola valida, mi dice di essere del settore e che ha sentito parlare di questa Nemo. Perché non tentare? Feci un primo colloquio e ne rimasi molto colpita, sfortunatamente il corso che mi interessava era già al completo. Ma questo non mi fece demordere. L’anno dopo feci un secondo colloquio (a mero titolo formale), che confermò le mie impressioni iniziali e mi iscrissi senza pensarci due volte, coinvolgendo in questa avventura anche la cugina di una delle mie coinquiline che condivideva la mia stessa passione: Francesca De Luca. Tutt’oggi siamo grandi amiche e coinquiline, nonché colleghe.
Come ti sei trovata durante i tre anni di corso all’Accademia Nemo?
Tre anni che non dimenticherò mai! Da quando ho iniziato ad oggi, mi sembra di essere diventata un’altra, e non parlo solo della crescita dal punto di vista artistico ma anche personale. Dagli insegnanti, agli ospiti straordinari, fino ai compagni d’avventura. Non si crea solo un ambiente di apprendimento ma una vera e propria famiglia, dalla quale è impossibile staccarsi completamente.
Sei stata premiata con una borsa di studio NEMO TALENTS, cosa significa questo per te?
È stata un’emozione indescrivibile!!! Vedere il mio nome comparire su quello schermo e venire selezionata è stata una grande sorpresa e un grande sprone. So di avere ancora tanta strada da fare e di dovermi migliorare tanto (in questo settore non si smette mai di crescere), ma sapere che gli insegnanti hanno deciso di premiare il mio percorso e il mio impegno e sapere che hanno riposto fiducia nelle mie capacità, è il premio più grande!
Raccontaci qualcosa sul tuo rapporto con gli insegnanti della scuola?
Che dire…gli insegnanti sono la scuola! Dal primo all’ultimo anno ti modellano come creta. Ci mettono il cuore in quello che fanno, così che i tuoi successi diventano i loro. Sono persone straordinarie, sempre pronte ad aiutarti e a consigliarti, anche al di fuori dell’ambito scolastico. Vederli all’opera è la più grande fonte di apprendimento: quando mettono mano su un tuo disegno, questo si trasforma… e il cercare di entrare nell’ottica di come lo hanno modificato e il cercare di replicarlo, aiuta tantissimo. Le correzioni sono una parte fondamentale della didattica ma anche vedere quanto amore e quanta passione mettono in quello che fanno e l’impegno per far crescere la scuola di anno in anno, tutto per gli studenti, questo ti fa desiderare di fare ancora di più, in modo da ripagare la loro fiducia e il loro lavoro. Credo che nessun’altra scuola possa vantarsi di avere persone che mettono anima e corpo nell’insegnamento, così come lo fanno loro.
Come ti ha aiutato ciò che hai appreso durante il corso?
Mi ha dato tutto! Mi ha fornito i mezzi per entrare professionalmente in questo mondo. Senza la NEMO non avrei le capacità e gli strumenti necessari per fare il lavoro che amo. La scoperta del digitale è stata sicuramente la svolta più importante. Io che ero così scettica su questo punto e a stento sapevo accendere un pc, ora non saprei vivere senza la mia fidata tavoletta grafica.
Cosa diresti ai ragazzi che come te vogliono scegliere una scuola come questa?
Cosa ci fate ancora seduti su quella sedia a leggere questa intervista??? Se avete questa passione, la voglia di mettervi in gioco e di impegnarvi per raggiungere i vostri obiettivi, la NEMO è la scelta giusta! Per me è stata la miglior scelta possibile! Guardandomi tre anni fa e guardando quello che ho raggiunto oggi, posso dire di essere esattamente dove volevo e il bello è che non lo credevo affatto possibile. La NEMO dà la possibilità di trasformare i sogni in realtà.
Un ricordo di questa esperienza.
Non c’è un solo ricordo importante. Ogni giorno passato alla NEMO è un ricordo bellissimo. Ma se devo scegliere un momento specifico, direi durante il master di Sandro Cleuzo, il momento in cui ha dovuto scegliere i disegni di tre alunni e tra questi ha scelto anche il mio, regalandomi un suo disegno originale…ho provato una gioia indescrivibile!! Ora quel disegno è appeso in camera mia come un gioiellino, dal valore affettivo ineguagliabile… e naturalmente il momento della consegna della borsa di studio: il coronamento perfetto di tre anni stupendi!
L’artista che hai conosciuto e che ti ha particolarmente colpito.
Tutti gli artisti incontrati mi hanno lasciato qualcosa e ogni singolo workshop è stato indimenticabile. Artisti che credevo di poter ammirare solo tramite i loro lavori o tramite tutorial su youtube, me li sono ritrovata davanti in carne ed ossa… Ma se devo sceglierne qualcuno in particolare direi: Sandro Cleuzo (un mostro di bravura!!! Vederlo all’opera ti faceva sentire piccolo piccolo. Riusciva a far uscire dal foglio bianco delle meraviglie, in pochi minuti), Andreas Deja (un mito, una leggenda, per chi come me ha sempre amato i cartoni della Disney ed è cresciuta con loro) e Bruno Bozzetto (l’esempio vivente di come un vero, grande artista non è dato solo dalla sua innegabile bravura ma dall’umiltà, caratteristica fondamentale, senza la quale un artista potrebbe essere definito tale solo per metà).
Perché consiglieresti questa accademia?
La consiglierei perché credo che in Italia non ci sia scuola migliore per chi aspira a inserirsi lavorativamente in questo settore. È una scuola che non si risparmia affatto per gli alunni e che mette a disposizione i mezzi migliori, oltre a offrire opportunità uniche, quali incontri con artisti del settore di fama mondiale e premi che sono dei veri e propri trampolini di lancio verso il futuro. Se si ha voglia di mettersi in gioco, tanta volontà e l’intenzione di lavorare duramente, questa è una scuola che dà valore al talento, lo fa fiorire, lo valorizza e lo premia.
Tre anni in tre parole:
SOGNO, DETERMINAZIONE, FUTURO
E ora? (raccontataci come continuerà il tuo sogno).
E ora inizia la vera sfida!! La scuola mi ha fornito i bagagli per questo viaggio, che però inizia realmente solo adesso. So che voglio continuare ad impegnarmi, allenarmi e migliorarmi: la strada è lunga e c’è ancora tanto da imparare! Il mio sogno sarebbe quello di inserirmi nel mondo dell’illustrazione per l’infanzia. Per ora sono arrivati i primi contatti editoriali e darò il meglio di me per affermarmi e continuare in questa direzione…e chissà…forse un giorno qualche altra bambina, con il mio stesso sogno, sfoglierà libri di fiabe da me illustrati, galoppando con l’immaginazione e creando mondi fantastici nella sua mente, a partire da quelle immagini, proprio come facevo io quando ero bambina!”
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